Quando pensiamo al gioco di un cane, l’immaginazione corre subito a una palla lanciata e riportata, a una corsa sfrenata in giardino o a un tira e molla con una corda. Eppure, per il cane, c’è un’attività ancora più importante, più radicata e profonda: annusare.
Sniffare non è un gesto secondario o casuale: è un vero e proprio bisogno primario, una forma di comunicazione con l’ambiente e al tempo stesso un esercizio mentale. Attraverso l’olfatto, il cane legge e interpreta il mondo che lo circonda, accumula informazioni e trova equilibrio emotivo. Per questo, la qualità della sua vita dipende anche — e soprattutto — dalla libertà di usare il naso.
L’olfatto: il loro superpotere
Il cane è un animale olfattivo per eccellenza. Possiede tra i 200 e i 300 milioni di recettori olfattivi (contro i nostri 5-6 milioni), e la parte del cervello dedicata all’elaborazione degli odori è circa 40 volte più sviluppata rispetto a quella umana. Questo significa che il cane non solo “sente” gli odori, ma li analizza in modo dettagliato, distinguendo molecole anche in concentrazioni infinitesimali e in presenza di migliaia di altri odori sovrapposti.
Un esempio affascinante: un cane può riconoscere la traccia lasciata da una singola persona passata ore prima in un prato, distinguendola da decine di altre impronte odorose. Non sorprende quindi che i cani siano utilizzati per la ricerca di persone scomparse, per la rilevazione di sostanze specifiche o persino per individuare malattie.
Annusare è un’attività cognitiva
Troppo spesso sottovalutiamo l’importanza del lavoro mentale per un cane. Pensiamo che la stanchezza arrivi solo dopo una corsa o una lunga passeggiata, mentre in realtà attività cognitive come l’analisi olfattiva possono essere ancora più impegnative.
Quando un cane annusa una nuova zona, non sta semplicemente “perdendo tempo”: sta costruendo una mappa complessa. Ogni odore è un’informazione che viene memorizzata, confrontata con ricordi passati, inserita in uno scenario mentale. È un processo intenso che stimola concentrazione, memoria e capacità decisionali.
Per questo, i giochi olfattivi sono strumenti preziosi per cani ansiosi, iperattivi o facilmente stressabili: canalizzano l’energia mentale, riducono la frustrazione e promuovono un senso di appagamento.
Olfatto e benessere emotivo
L’attività olfattiva non è solo un passatempo, ma una vera terapia naturale. Studi scientifici hanno dimostrato che sniffare riduce la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress, e stimola la serotonina, legata al benessere e alla calma. Il ritmo respiratorio rallenta, i muscoli si distendono e il cane recupera equilibrio emotivo.
Per questo motivo, gli esercizi olfattivi vengono inseriti nei percorsi di educazione comportamentale, nella gestione dei cani fobici o iperattivi, e persino come stimolo cognitivo nei cani anziani. Offrire quotidianamente la possibilità di annusare significa migliorare la qualità della vita e mantenere viva la curiosità naturale del cane.
Giochi olfattivi: idee pratiche per ogni contesto
Integrare attività olfattive nella vita quotidiana non richiede strumenti costosi. Servono fantasia, costanza e attenzione al carattere del cane.
In casa:
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Nascondere bocconcini in scatole di cartone, tra vecchi asciugamani o sotto i cuscini.
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Creare percorsi olfattivi con spezie, erbe aromatiche o oggetti impregnati di odori nuovi.
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Usare un tappeto olfattivo, oppure costruirne uno artigianale intrecciando strisce di stoffa con crocchette nascoste all’interno.
Durante la passeggiata:
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Variare spesso i percorsi: anche piccoli cambiamenti offrono nuovi stimoli.
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Concedere pause lunghe quando il cane si ferma ad annusare: quel “tempo sospeso” è un vero allenamento mentale.
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Portare con sé piccoli oggetti profumati da inserire lungo il tragitto, trasformando la passeggiata in una piccola caccia al tesoro.
Giochi di relazione:
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Nascondere premi sotto gli occhi del cane e poi invitarlo con un comando come “cerca!”.
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Creare percorsi a due, in cui anche il proprietario partecipa attivamente, rafforzando il legame.
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Premiare con calma e non con eccessiva eccitazione: il gioco deve rimanere rilassante e gratificante.
Errori da evitare
Per quanto i giochi olfattivi siano benefici, ci sono alcuni errori comuni da non commettere:
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Non interrompere il cane mentre annusa solo perché “non cammina abbastanza”. Annusare è parte integrante della passeggiata.
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Non proporre attività troppo difficili subito: il cane deve avere successo per non perdere motivazione.
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Non ridurre il tutto al cibo: lo scopo non è “mangiare”, ma usare il naso. I premi servono come rinforzo, non come unico obiettivo.
Un ponte tra noi e loro
Lasciare che un cane usi l’olfatto significa rispettare la sua natura più autentica. Ma significa anche imparare a conoscerlo meglio: osservare come si muove, cosa lo incuriosisce, come si calma dopo una ricerca. È un’occasione per rallentare e condividere un tempo diverso, fatto di silenzi, pazienza e osservazione.
Attraverso il naso, il cane ci invita a guardare il mondo con un’altra prospettiva: più attenta, più lenta, più rispettosa dei dettagli.
Sniffare è vivere, davvero
Un cane che può annusare liberamente è un cane più sereno, più soddisfatto, più equilibrato. Inserire attività olfattive nella quotidianità non è un optional, ma un gesto di cura che migliora la sua vita e rafforza il legame con noi.
E forse, lasciandoci guidare da lui, potremo scoprire anche noi un nuovo modo di vivere: osservando il mondo non solo con gli occhi, ma con tutti i sensi, passo dopo passo, insieme.